Big Mouth e la sessualità pubere
Sono venuta a conoscenza della serie tv “Big Mouth” grazie ad alcuni adolescenti che ho incontrato all’interno di esperienze lavorative come psicoterapeuta.
Ognuno di questi adolescenti, a suo modo, stava affrontando gli sconvolgimenti psichici e somatici tipici della fase adolescenziale, connotata da innumerevoli cambiamenti fisici, psicologici, emotivi e sociali e si stava iniziando a confrontare con la propria sessualità emergente.
Molto spesso serie tv, film e fumetti che trattano il tema della sessualità rappresentano l’opportunità per i ragazzi di riconoscere di non essere né i primi né i soli a sperimentare quei nuovi pensieri, sensazioni e desideri che si impongono con la pubertà, inoltre offrono loro uno spunto per condividere dubbi, turbamenti, conflitti che li riguardavano da vicino, la cui espressione risulta meno imbarazzante quando mediata dalle esperienze di alcuni personaggi.
Non ho perso l’occasione di guardare anch’io, successivamente, le puntate di questa serie, che narra le vicende di alcuni preadolescenti alle prese con la sessualità emergente, ma anche dei loro genitori e della sessualità matura. Il valore di questa serie a mio parere è racchiuso nella presenza dei Mostri degli Ormoni, rappresentazione simbolica geniale del raggiungimento della pubertà, compaiono infatti a fianco dei preadolescenti all’arrivo del menarca e della prima eiaculazione e li accompagnano nel percorso di maturazione sessuale. Questi mostri, personaggi irriverenti, schietti e simpatici, dichiarano a gran voce le fantasie, le pulsioni, i pensieri e le sensazioni innominabili che travolgono i ragazzi con la crescita.
Big Mouth offre una simpatica e fruibile rappresentazione della sessualità pubere e delle esperienze emotive degli adolescenti nonché alcuni spunti di riflessione sul ruolo genitoriale nell’accompagnare i ragazzi in questa fase di vita. Oltre a questo Big Mouth riesce a “dare voce alla sessualità come motore dell’evoluzione psichica e propulsore della vita fantasmatica” come scrive la psicoanalista Cordioli, nel suo commento pubblicato sul sito della Società Psicoanalitica Italiana.
Ci tengo a sottolineare che non è mia intenzione incoraggiare genitori e figli a guardare insieme questa serie tv, che rischierebbe di esporre tutti a stati di imbarazzo spiacevoli e difficili da gestire, così come, quando conduco percorsi di educazione all’affettività e sessualità nelle scuole, chiarisco che l’intervento non mira a forzare una maggiore apertura genitoriale a dialogare sul tema della sessualità, bensì a supportare i genitori ad avvicinarsi e ad ascoltare il proprio mondo emotivo e quello dei loro figli e ad offrire agli alunni uno spazio di confronto sul tema della sessualità che possa risultare facilitante anche per la presenza di un adulto esterno al contesto familiare e scolastico.
Autrice: Giulia Dal Pos
SITOGRAFIA
Cordioli A., (2020) https://www.spiweb.it/cinema/big-mouth-commento-di-cordioli/